Rigivan Ganeshamoorthy, oro paralimpico nel lancio del disco F52, nuova star e atleta-simbolo del movimento italiano, pensa di entrare nel mondo dell'entertainment, ma non vuole essere considerato un punto di riferimento come Bebe Vio o Manuel Bortuzzo. Ricevuto oggi al Quirinale da Mattarella con gli altri medagliati, "la fama è una rottura"
Ho avuto tante richieste dal mondo dello spettacolo però sono da solo e non avendo un manager che mi assiste, che mi smista, è molto pesante. Infatti ho ancora 3.000 richieste da leggere - sono davvero più di 30.00 richieste - e non so dove andare. Aspetto un manager che mi dia una mano". Rigivan Ganeshamoorthy, detto Rigi, oro paralimpico nel lancio del disco F52 e nuova star e atleta-simbolo del movimento paralimpico italiano, romano verace e di una simpatia e ironia fuori della norma, a margine della cerimonia di riconsegna del Tricolore olimpico e paralinpico al Quirinale, rivela all'AGI che sta pensando di entrare nel mondo dell'entertainment (al pari di suoi illustri colleghi come Bebe Vio o Manuel Bortuzzo).